sono troppo poche le informazioni per poter dare un parere. in generale se la testa è fuori asse per colpa della mandibola è possibile che questo si riperquota anche fino al bacino ma non in modo così prevedibile. servono altri studi e verifiche con test clinici da far provare al figlio. Saluti Dott. Andrea Gizdulich
ritengo possibile un meccanismo di insorgenza dell’acufene (non chiaro) che coinvolge i muscoli interni della mandibola tipicamente stressati dal serramento dentale ma anche da altri fenomeni. se fosse anche il suo caso si può concentrare su esercizi o apparecchi mandibolari che hanno risolto il problema ad alcuni ma non a tutti. Saluti Dott. Andrea Gizdulich
è possibile che la protesi sia consumata e non più ben adattata, ciò porta a compressione articolare posteriore descritta nelle radiografie. Si può tentare con terapia medica in caso di semplice infiammazione articolare o modifica delle protesi per decomprimere le atm se necessario. Saluti Dott. Andrea Gizdulich
la sintomatologia mi ricorda quella tipica degli spasmi muscolari dei muscoli pterigoidei che proprio perché non infiammati ma ipercontratti non rispondono agli antinfiammatori come atteso e irradiano il dolore proprio ai denti posteriori e all’orecchio. Una visita gnatologica con palpazione dimostra questo meccanismo con estrema facilità e permette una terapia mirata non farmacologica ma di decompressione articolare e rilassamento muscolare con tempi di remissione da qualche giorno a settimane in modo non prevedibile. Saluti Dott. Andrea Gizdulich
le hanno proposto un approccio certamente attento di tante dinamiche apparentemente trascurabili ma se utilizzati bene questi metodi possono aiutare significativamente la cefalea. In generale per poter rispondere con precisione io preferisco usare esami funzionali della mandibola (kinesiografia ed elettromiografia) che anticipano le risposte che cerca; ossia dimostrano se e quanto sia utile a sua figlia correggere la posizione mandibolare con l’ortodonzia o se sia meglio mantenere quella attuale perché già soddisfacente cercando il solo allineamento estetico, evitando lungaggini e terapie superflue. Saluti Dott. Andrea Gizdulich
sarebbe meglio vedere le immagini più che leggere il solo referto. Riguardo la terapia posso esprimermi solo in via generale dicendo che ritengo pericolosa la terapia estrattiva sempre e la sconsiglio quasi sempre perché genera modificazioni scheletrice conosciute che spesso danno conseguenze come quelle descritte. gli esami di accertamento della posizione mandibolare (kinesiografia ed elettromiografia) ritengo siano indicati ma solo se e quando prende in considerazione la possibilità di completare ed estendere la terapia ortodontica che mi pare incompleta. Saluti Dott. Andrea Gizdulich
purtroppo è un sintomo frequentissimo raccontato da tanti pazienti ma spesso senza un riscontro clinico obiettivo che non permette la diagnosi certa. Ritengo possibile se gli otorini escludono un danno otologico che sia dovuto all’ipertono dei muscoli pterigoidei capaci di alterare l’areazione dell’orecchio medio in modo non significativo per il timpanogramma fatto dagli otorini. Questo ipertono dovrebbe essere rilevabile con la palpazione muscolare e facilmente causato proprio dal serramento dentale. Esistono specifici bite contro il serramento dentale da poter provare ed eventulamente terapie con bite di riposizionamento mandibolare per allentare in modo certo la tensione muscolare interna, solo dopo si può rivalutare con la scomparsa dell’otocongestione il rapporto patogenetico comune dei fenomeni. Purtroppo non sempre è così. Saluti Dott. Andrea Gizdulich