Patogenesi DCCM

I Disordini Cranio Cervico Mandibolari sono causati da uno stress della muscolatura della testa e del collo conosciuto genericamente come Sindrome Miofasciale dei muscoli masticatori e cervicali. Si formano aree di contrattura che assumono l’aspetto di piccoli noduli palpabili chiamate punti trigger (TP). Un PUNTO TRIGGER è una zona di IPERALGESIA posta all’interno di una bandelletta contratta, localizzata nel tessuto muscolare e/o nella sua fascia. La zona risulta dolorosa alla compressione e alla palpazione. La varietà di essi può essere molteplice: se ne riconoscono circa 400 in tutto il corpo, e si distribuiscono secondo una mappatura topografica ben precisa. Il dolore riferito prenderà poi nomi differenti in base alla sede di riferimento e determinerà cefalea se è presente alla testa, cervicalgia se è al collo, lombalgia se alla schiena e otalgia se all’orecchio, Nevralgia del trigemino e nevralgie dei denti se percepito a livello di uno o più denti. L’intensità del dolore è variabile e talvolta si associa a sintomi del sistema nervoso vegetativo come vertigini.

I punti trigger si classificano in Attivi o Latenti. Solo quelli attivi evocano il dolore al paziente. Un punto trigger latente è clinicamente silente dal punto di vista del dolore, ma può causare limitazione del movimento e debolezza del muscolo colpito. Può restare silente sempre o attivarsi con qualsiasi causa facilitante: stiramenti, fatica, freddo. I Trigger Point satelliti si sviluppano in facilitazione del TP primario su muscoli sinergici. Il dolore può persistere per anni dopo un’apparente guarigione dal trauma e predisporre ad attacchi acuti di dolore. Uso eccessivo e raffreddamento del muscolo possono essere altri fattori di attivazione.

Centro Odontoiatrico NeuroMuscolare Dott A.Gizdulich

 

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